1861: i protagonisti dell'Italia unita

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Barbe d'Italia for Art

Ad aiutare il visitatore ad orientarsi tra le tante fisionomie di Barbe d'Italia c'è anche la galleria artistica con le riproduzioni dei ritratti più celebri di ogni personaggio unita a pezzi unici come il ritratto di Vittorio Emanuele II realizzato appositamente per la mostra dal pittore legnanese Albert Flury, quello del generale Alfonso La Marmora realizzato dalla pittrice Anna Pennati, che ha interpretato la storia e la psicologia di una personalità complessa quale quella del Generale. 
Le eleganti grafiche di Salvador Aulestia che “scherzano” con il volto barbuto di Giuseppe Verdi. Quelle di Salvador Aulestia sono opere già esposte alla mostra "Omaggio a Verdi", tenutasi presso il museo di Crema e il Circolo Filologico Milanese negli anni Settanta. Facevano parte di una serie di opere con le quali l'artista ha affrontato il ritratto e la personalità di Giuseppe Verdi attraverso tutti gli stili pittorici, dall'impressionismo al fauvismo, dal cubismo all'arte apotelesmatica, della quale egli stesso fu fondatore e autore del manifesto ufficiale nel 1965. E, infine, uno degli “acquari” di Silvia Taietti; un'altra opera dedicata a Giuseppe Verdi.






Barbe d’Italia
La mostra sarà inaugurata in anteprima
il prossimo 13 settembre alle ore 11,00
e sarà preceduta da una presentazione alla stampa


Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Verdi, Alfonso La Marmora, Massimo D’Azeglio, Francesco Giuseppe, Napoleone III e Francesco II sono tutti protagonisti della nostra storia, uomini che han dato un fondamentale contributo, da una parte e dall’altra, volenti o nolenti, al raggiungimento di quell’Unità Nazionale di cui quest’anno celebriamo il 150° anniversario. Militari, combattenti, sovrani, artisti, intellettuali, italiani o stranieri, uomini diversi ma tutti accomunati da un’unica caratteristica fondamentale: la barba. Portata come semplice vezzo o per esprimere un ideale, come simbolo di regalità o bandiera di ribellione, per l’uomo ottocentesco la barba era infatti un vezzo irrinunciabile. La mostra Barbe d’Italia, allestita al Castello Visconteo di Legnano dal 14 al 25 settembre 2011 (ospitata poi a Villa Corvini di Parabiago dal 3 al 16 ottobre 2011 e all’Atelier Gluck Arte di Milano dal 14 al 25 novembre 2011), ci racconta questa appassionante storia attraverso un percorso storico inedito tra storia, moda e costume raccontando l’Unità dall’insolito punto di vista delle barbe dei suoi protagonisti.


Barbe d’Italia nasce da un'idea di Giovanna Mazzoni e Patrizia Lia con la collaborazione di Enrico Ercole, allestita da Confartigianato Imprese Alto Milanese in collaborazione con l’Associazione Atelier Gluck Arte di Milano, con il contributo della Banca Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e il supporto tecnico di Reale Mutua Legnano e Varano Fotocomposizione di Busto Garolfo. La mostra vanta il patrocinio di Regione Lombardia, provincia di Milano-Assessorato alla Cultura, Camera di Commercio di Milano, del Comune di Legnano e del Comune di Parabiago.